ORDINE DEL GIORNO SULLA SITUAZIONE IN PALESTINA E SULLA RESPONSABILITÀ DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE

inserita il: 26/05/2025 16:51

ORDINE DEL GIORNO SULLA SITUAZIONE IN PALESTINA E SULLA RESPONSABILITÀ DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE

Il Consiglio Comunale di Castellina Marittima,

Considerando
che, oltre ai temi che riguardano direttamente la vita quotidiana dei cittadini, come le tariffe TARI o le variazioni di bilancio, è dovere delle istituzioni locali, in rappresentanza di tutti i cittadini, esprimersi in modo chiaro e responsabile anche su gravi crisi umanitarie e violazioni del diritto internazionale che interrogano la coscienza di ogni comunità democratica;

Preso atto
che da oltre due anni e mezzo il governo israeliano porta avanti una sistematica aggressione armata contro la popolazione palestinese, culminata negli ultimi mesi in veri e propri massacri di civili, con bombardamenti mirati su campi profughi, ospedali, abitazioni e infrastrutture essenziali, senza alcuna reale distinzione tra obiettivi militari e civili;

Considerando inoltre
che questa offensiva non può in alcun modo essere giustificata come “risposta” agli eventi atroci e terroristici del 7 ottobre, né come strumento di pressione per la liberazione degli ostaggi, ma si configura piuttosto come un’azione deliberata di pulizia etnica e di occupazione territoriale, in totale spregio del diritto internazionale umanitario e della dignità umana;

Preso atto
che da quasi tre mesi l’accesso alla Striscia di Gaza è stato sigillato, impedendo l’ingresso di acqua potabile, cibo, carburante, medicinali, garze, disinfettanti, guanti monouso e qualsiasi altro tipo di materiale sanitario, e che oltre 2 milioni di persone – in un’area di 365 km², paragonabile a quella del Comune di Rosignano Marittimo sommata a quella dell’Isola d’Elba – sono costrette a vivere in condizioni di totale assedio, con gran parte delle infrastrutture civili e sanitarie distrutte, senza possibilità concreta di uscire, ricevere cure o procurarsi beni fondamentali per la sopravvivenza;

Rilevato
che tale situazione, perpetrata nel silenzio (se non nella connivenza) dei governi occidentali, equivale di fatto alla creazione di un nuovo campo di sterminio, dove i civili sono rinchiusi, affamati, bombardati e privati di qualsiasi possibilità di fuga, difesa o sopravvivenza;

Preso atto
che nei territori palestinesi occupati illegalmente da Israele vige un sistema giuridico a due livelli: uno civile, applicato ai coloni israeliani, e uno militare, imposto alla popolazione palestinese, in cui gli stessi atti – come una manifestazione pubblica, uno scontro con le forze dell’ordine o la costruzione di un’abitazione – vengono giudicati e puniti in modo completamente diverso a seconda dell’appartenenza etnica;

Ritenuto
che questo sistema duale, basato sulla discriminazione legale e sistematica tra due gruppi di persone che vivono nello stesso territorio ma sono sottoposti a leggi differenti, corrisponde alla definizione internazionale di apartheid, e rappresenta una forma strutturale di oppressione che nega i diritti fondamentali, contraddice i principi di uguaglianza e giustizia, e si pone in netto contrasto con i valori di una democrazia e con quelli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani;


 

Il Consiglio Comunale:

  • Condanna senza ambiguità le scelte del governo israeliano e le sue azioni criminali nei confronti del popolo palestinese, che rappresentano una palese e documentata violazione del diritto internazionale e dei diritti umani;

  • Denuncia l’ipocrisia e l’inaccettabile silenzio della comunità internazionale e in particolare del nostro governo dei governi occidentali, che di fronte a crimini di tale portata preferiscono voltarsi dall’altra parte o sostenere, direttamente o indirettamente, l’aggressore;

  • Esprime solidarietà al popolo palestinese e vicinanza a tutte le vittime civili di questa carneficina in corso;

  • Impegna l’Amministrazione Comunale a promuovere occasioni pubbliche di approfondimento e confronto sulla questione palestinese, coinvolgendo associazioni, esperti, giornalisti e testimoni diretti, al fine di favorire una corretta informazione e una coscienza civica critica e consapevole;

  • Chiede che i rappresentanti istituzionali italiani ed europei si attivino con urgenza per fermare l’offensiva israeliana, imporre il rispetto del diritto internazionale, garantire l’accesso agli aiuti umanitari e promuovere una pace giusta, che riconosca pienamente i diritti del popolo palestinese all’autodeterminazione, alla libertà e alla dignità.