8 Marzo
inserita il: 08/03/2023 11:49
8 Marzo
Come ogni anno in questa giornata, spesso anche in modo un po' retorico, ci sentiamo tutti in dovere di richiamare e esaltare i principi di eguaglianza tra donne e uomini, esprimiamo il bisogno di veder cessare la violenza criminale del femminicidi, auspichiamo la fine delle disumane persecuzioni delle donne che chiedono di vivere la normalità, senza veli obbligatori e censure anacronistiche e discriminatorie.
Alcuni di questi fenomeni sono più lontani dal nostro vivere quotidiano, altri a volte inconsapevolmente, a volte no, sono lì vicini a noi.
Noi che li subiamo e noi che li provochiamo.
Il femminicidio per esempio al di là della dimensione aberrante violenta e criminale, nella stragrande maggioranza dei casi, affonda le sue radici nella logica del possesso.
Una logica prevalentemente maschile che è largamente diffusa.
Una logica che tuttavia è ampiamente tollerata anche nella nostra attuale società.
Forse bisognerebbe iniziare anche da qui.
Bisognerebbe avere la capacità dello sdegno, della condanna e del rifiuto, ogni giorno e in ogni direzione di questo senso di velata o meno supremazia maschile.
Forse dovremmo esprimere anche più nettamente un senso di inaccettabilità dell’arrendevolezza e acquiescenza alle forme di subalternità femminile.
E’ la cultura in cui viviamo, il livello di consapevolezza collettiva, la scuola, i messaggi subliminali che esprime il mercato, che dobbiamo osservare e controllare.
E probabilmente dovremo avere maggiore capacità di esprimere rifiuti e sdegno per l'indifferenza e l'accettazione delle discriminazioni.
Sicuramente nel nostro Paese è stata fatta tanta strada, anche e soprattutto grazie a quelle donne che dagli anni settanta in poi si sono impegnate, hanno combattuto, per affermare questi principi .
I cambiamenti e miglioramenti della condizione femminile sono chiari ed evidenti a tutti.
Tuttavia c'è ancora da fare un bel po' di strada per una società più giusta, che purtroppo quando tutela meno le fasce più deboli , quando mette in discussione i servizi essenziali, relega proprio le donne ad una condizione di maggiore subalternità e disagio.
Ma poi oggi è anche una giornata di festa che celebra la bellezza di essere donne .
Allora 8 marzo tutti i giorni.
Questa forse sarebbe una buona cosa .
Auguri a tutte le donne della nostra piccola comunità.
Il sindaco
Alessandro Giari